Il 31 agosto 2022 è il termine fissato dalla normativa per poter spendere la Carta del docente, il bonus di 500 euro spettante ai docenti di ruolo.

La scadenza riguarda SOLO il bonus riferito all’a.s. 2020/21, il cui residuo, qualora non speso, potrebbe andare perso.

Si ricorda che, nelle prime due settimane di settembre, a causa dell’aggiornamento tecnico effettuato dal ministero, ci sarà un blocco della carta, ovvero una temporanea sospensione della funzionalità del borsellino elettronico e delle somme in esso contenute. La motivazione è da riferirsi al cambio di gestione del nuovo anno scolastico, a seguito del quale verrà aggiornata la disponibilità annuale con le eventuali quote residue.

Per accedere al bonus dei 500 euro previsti per l’anno scolastico in corso e agli importi dei buoni non validati relativi allo scorso anno si utilizza lo SPID.

Come richiedere lo Spid:

Gli insegnanti possono consultare la composizione del proprio borsellino elettronico attraverso la specifica funzione di “storico portafoglio”.

Vai alla PIATTAFORMA CARTA DEL DOCENTE

I 500 euro per i docenti si possono spendere in diversi modi:

  • - libri e testi, anche in formato digitale, pubblicazioni e riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
  • - hardware e software (sono esclusi smartphone, fotocamere, videocamere, videoproiettori, memorie USB, stampanti e toner cartucce).
  • - iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazionedelle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
  • - iscrizione a corsi di specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
  • - titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
  • - titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
  • - iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015.

 

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