L'aggiornamento delle graduatorie ATA di terza fascia nel 2024 vedrà un nuovo profilo dell'operatore scolastico.
Trattandosi di terza fascia può inserirsi chiunque possieda i titoli di studio richiesti, senza esperienza lavorativa pregressa.
In attesa del bando, non è possibile con certezza definire i titoli necessario, ma secondo quanto riportato nell' '"IPOTESI CCNL IR 2019/2021" è possibile pensare che i requisiti possano essere i seguenti:
attestato di qualifica professionale di operatore dei servizi sociali e certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale , in alternativa, diploma di qualifica triennale rilasciato da un istituto professionale o “Certificato di competenze” relativo al primo triennio del percorso di studi di cui al d.lgs. n. 61 del 2017 – con promozione alla classe IV – da cui emerga il raggiungimento delle abilità, conoscenze e competenze minime necessarie per il superamento del predetto periodo di istruzione unitamente a certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale e certificazione di competenze socio-assistenziali.
Sempre in base a quanto riportato nell' '"IPOTESI CCNL IR 2019/2021" si riportano di seguito i compiti dell'operatore scolastico:
- - Svolge, nell’ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono preparazione non specialistica.
- - È addetto ai servizi generali della scuola quali, a titolo esemplificativo:
– accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni – nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche, nel cambio dell’ora o nell’uscita dalla classe per l’utilizzo dei servizi e durante la ricreazione – e del pubblico;
– pulizia dei locali, degli spazi scolastici, degli arredi e delle pertinenze;
– vigilanza sugli alunni, compresa l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche e, nelle scuole dell’infanzia e primaria, nell’uso dei servizi e nella cura dell’igiene personale;
– custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici;
– collaborazione con i docenti.
– attività qualificata non specialistica di assistenza e di monitoraggio delle esigenze igienico-sanitarie agli alunni con disabilità;
– supporto ai servizi amministrativi e tecnici.
Riguardo le competenze socio assistenziali, è stato chiarito che si tratta di “assistenza non specialistica, quindi competenze di base per l’assistenza alla persona, ad alunni con disabilità o bambini dell’infanzia e della primaria. Non saranno richieste competenze mediche, né paramediche, né infermieristiche“.